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Case troppo vuote o troppo piene: il nemico nascosto della vendita immobiliare

7 gennaio 2025
soggiorno neutro

Nel complesso percorso di vendita di un immobile, soprattutto per chi si affaccia al mercato come privato, emerge spesso una domanda cruciale: come coinvolgere al massimo il potenziale acquirente? La risposta risiede nell’aspetto percettivo: la prima impressione di una casa può fare la differenza tra un affare concluso con successo e una lunga attesa senza risultati.


Tuttavia, molte abitazioni non si presentano nel modo migliore. Alcune risultano troppo vuote e impersonali; altre, invece, sono talmente piene di oggetti e disordine da trasmettere caos e confusione. Entrambe le situazioni rischiano di allontanare gli acquirenti, rendendo difficile per loro immaginare il reale potenziale della casa. Qui entrano in gioco due tecniche fondamentali: home staging e decluttering.


Casa vuota: il potere dell’home staging


Un ambiente vuoto può sembrare freddo e privo di personalità, rendendo difficile per il cliente immaginare come potrebbe trasformarsi una volta arredato. Ho vissuto un caso simile quando, anni fa, gestivo una location a Milano: un grande spazio total white. Durante i sopralluoghi, nelle sale vuote i clienti facevano fatica a immaginare come sarebbe stato lo spazio una volta allestito. Mancavano riferimenti concreti, e per questo alcuni ambienti erano già pronti.


L’home staging risolve questo problema. Questa tecnica prevede l’allestimento temporaneo di un immobile vuoto, utilizzando mobili, complementi d’arredo e oggettistica di proprietà del professionista, selezionati per valorizzare gli spazi . L’obiettivo è permettere al potenziale acquirente di vedere, toccare e immaginare concretamente come potrebbe essere la casa una volta arredata. Grazie a un allestimento curato, la casa diventa subito più accogliente, appetibile e comprensibile.

L’home staging è particolarmente indicato per appartamenti vuoti o semi-arredati, trasformando spazi anonimi in ambienti pieni di vita e fascino.


Casa troppo piena: la leggerezza del decluttering


All’opposto, una casa troppo piena può risultare opprimente. Ho sperimentato personalmente questa sensazione durante la mia ricerca di un immobile. Molti annunci presentavano fotografie scattate male, in ambienti disordinati o bui, che già penalizzavano l’interesse. Una volta visitato un appartamento che mi incuriosiva, mi sono trovata immersa in una confusione di giocattoli, stendini e piatti da lavare. In quel contesto, non sono riuscita a concentrarmi sugli spazi della casa: tutto ciò che vedevo era il caos.


Il decluttering è la soluzione ideale per queste situazioni. Si tratta di una tecnica che mira a semplificare e ordinare gli ambienti, seguendo tre semplici regole:


Rendere neutri gli ambienti: rimuovere oggetti personali, fotografie e cimeli di famiglia per creare uno spazio in cui ogni potenziale acquirente possa immaginare la propria vita e non quella degli inquilini.


Mettere ordine e fare pulizia: eliminare il superfluo, organizzare gli oggetti e garantire che gli ambienti risultino ariosi, luminosi e spaziosi.


Valorizzare gli elementi positivi: mettere in risalto i punti di forza della casa, armonizzando pochi elementi d’arredo già presenti.


Con pochi accorgimenti, anche una casa troppo piena può trasformarsi in uno spazio invitante, capace di stimolare l’immaginazione del potenziale acquirente.


Conclusione: la percezione è la chiave del successo Che si tratti di una casa vuota o troppo piena, l’obiettivo è sempre lo stesso: valorizzare al massimo l’immobile per renderlo accattivante agli occhi di chi lo visita.


L’home staging e il decluttering non sono solo tecniche, ma strumenti indispensabili per trasformare una casa e aumentarne le probabilità di vendita.


Ricorda: vendere un immobile non è solo una questione di prezzo, ma di emozioni. Presentare al meglio gli spazi è il primo passo per conquistarle ed io so come farlo.